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martedì 15 maggio 2012

Come nasce il SoftAir ?


Le origini: il Paintball
Verso la fine degli anni ’70 si è diffuso un nuovo gioco di squadra, nato dall’idea di un boscaiolo americano che, per scherzare, aveva “sparato” ai suoi compagni con lo strumento usato per marcare di vernice gli alberi da abbattere. Questo gioco ha preso il nome di paintball e ha avuto subito un enorme successo. Sono stati creati appositi fucili detti “marcatori”, del tutto simili ad armi vere ma sparanti proiettili pieni di vernice.



Nasce il SoftAir
In Giappone il paintball non poteva essere praticato, a causa delle severissime leggi sulle armi che vigono in quel paese. Ma i giapponesi non si sono persi d’animo e hanno inventato delle armi meno potenti, che sparavano piccoli proiettili in plastica. Era la metà degli anni ’80: nascevano le ASG (Air Soft Gun = armi ad aria soffice) e, con esse, il softair. Le ASG (*vedi spaccato) sono repliche perfette delle vere armi da guerra, identiche in tutto, a volte persino nel peso. Invece di proiettili in piombo propulsi da esplosivi chimici, sparano pallini di plastica calibro 6 propulsi da aria compressa. Le prime repliche avevano un funzionamento semiautomatico, e il giocatore doveva ogni volta caricare l’arma prima di sparare un colpo; oggi, praticamente tutti i soft-gunners utilizzano armi automatiche azionate da motori elettrici.

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